Conosci il tuo nemico

"Conosci il nemico come conosci te stesso. Se farai così, anche in mezzo a cento battaglie non ti troverai mai in pericolo."

— Sun Tzu, L’arte della guerra

 

Dall’indignazione alla sperimentazione

Quando sono uscite le prime immagini generate dall'intelligenza artificiale anche io sono insorta, imbracciando il mio forcone, la torcia accesa, pronta ad unirmi alla folla inferocita di artisti indignati e ovviamente decisa a non utilizzare mai e poi mai, per nessun motivo, quell'orribile creatura! Ho riproposto un grande classico insomma, fatto di tutta l'erba un fascio e tanti saluti!

Poi è accaduto qualcosa che mi ha fatto riflettere


Un esperimento filosofico sull’IA

All'open day del futuro liceo di mia figlia il professore di filosofia ha coinvolto gli studenti in un piccolo esperimento: scelto l'argomento e posta una domanda, una ragazza è stata mandata fuori dall'aula, altri tre hanno scritto sulla lavagna la loro risposta ed è stato chiesto a Chat GPT di rispondere a sua volta, come se fosse un quindicenne. Quando la ragazza è rientrata, ha provato a individuare la risposta dell’IA … e non ci è riuscita.

Da qui è nata una dissertazione filosofica sull'uso delle intelligenze artificiali e sulle implicazioni che questo comporta. Esperimento molto coinvolgente, ve lo assicuro.

Questo però mi ha aperto gli occhi su una grande ed incontrovertibile verità: io di intelligenza artificiale non ne sapevo assolutamente niente!

Quindi, quando se ne è presentata l'opportunità, ho deciso di fare a mia volta un piccolo esperimento e tramite quello "conoscere il mio nemico". 


IA e Illustrazione: alla ricerca del Capitano Walton

Studiando i personaggi del romanzo Frankenstein non riuscivo a trovare informazioni sull'abbigliamento di Robert Walton, colui che trova e salva Victor Frankenstein in mezzo ai ghiacci all'inizio del romanzo e al quale viene raccontata l'intera storia.

Walton è un capitano di baleniera britannico e la storia è ambientata all'inizio dell' 800. Volevo delle informazioni iconografiche su questi elementi, ma non trovavo nulla ... quindi ho chiesto a Chat GPT.


 

La descrizione testuale è stata utilissima ed essendo io una disegnatrice mi sarebbe pure bastata, ma la curiosità ha avuto la meglio, così ho posto la fatidica domanda: "Puoi generare un'immagine?" E qui è cominciato lo spettacolo del bot. 



Un particolare che salta subito agli occhi è che le prime versioni sono sempre tutte uguali, hanno la stessa impronta diciamo, come se fosse lo stile classico della IA per chi non ha particolari idee in mente. Ed ecco a voi il mio Capitano Walton artificialmente banale!

Diciamocelo: sembrava Capitan Findus appena uscito dalla Milano Fashion Week!  

 

Come funziona DALL·E e il processo di creazione

ChatGPT (acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer, letteralmente "trasformatore generativo pre-addestrato") è un chat bot basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, sviluppato da Open AI e specializzato nella conversazione con un utente umano. Per disegnare utilizza DALL-E!, algoritmo di intelligenza artificiale capace di generare immagini a partire da descrizioni testuali attraverso la sintografia, il metodo per generare sinteticamente immagini digitali utilizzando l'apprendimento automatico.

Ho quindi chiesto al bot come funzionasse il suo protocollo di generazione delle immagini, per capire se ci fosse uno schema dietro a quei "damerini impellicciati".


 

 

Ebbene sì, lo schema c'è, e se si vuole ottenere un risultato più specifico o più in linea con le proprie esigenze è necessario essere estremamente chiari e tecnici nella descrizione testuale. E quindi ho provato ad essere più dettagliata e tecnica possibile.

 


 

Ecco la mia versione, decisamente meno Capitan Findus e più vicina a quello che cercavo. Quindi ho creato un'illustrazione con l'IA? Ma è mia e posso farci quello che voglio o ci sono delle regole da rispettare? Ho chiesto pure questo al bot.





Cose da sapere sulle immagini IA

Non sono esclusive: chiunque può generare qualcosa di simile.
Non possono essere usate come loghi ufficiali.
Devono rispettare linee guida etiche e legali.

E ultima, ma non per importanza, la vera questione: cosa c’è di mio in quelle immagini? Personalmente penso nulla. Ma mi sono servite allo scopo: avere un'idea di base per il mio disegno.

L’arte resta umana

Dopo aver studiato e testato, ho creato la mia versione del Capitano Walton con Affinity Designer. Non è perfetta, può non piacere, ma è mia: ci ho messo il mio gusto, la mia esperienza, uno stile che sto imparando ad affinare. E per rendere tutto questo non basta saper scrivere un testo dettagliato o copiare un'immagine che ci piace, servono conoscenza e competenza.



L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma resta uno strumento. Personalmente lo uso come una versione ottimizzata di Pinterest o Google, quindi per ottenere riferimenti visivi, o informazioni che impiegherei ore a cercare per conto mio, ma non credo possa aiutare a livello effettivo nel creare un'illustrazione, un dipinto, un fumetto o un graphic design, perchè in questo caso si tratta di "arte" e l'arte è fatta di scelte, di errori, di impronte personali che nessuna macchina può replicare.

E quindi sì, ho conosciuto il mio nemico. Ma ho capito anche che non è un nemico reale, se sai come usarlo. 

E voi? Avete mai usato l’intelligenza artificiale nel vostro processo creativo? Fatemelo sapere nei commenti. Se il post vi è piaciuto condividetelo e tornate a trovarmi la prossima settimana: parleremo di un argomento decisamente più "frizzante"!



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