Dietro le quinte di una Pillola di Emme


Come promesso, oggi vi porto dietro le quinte della Pillola di Emme pubblicata la settimana scorsa. Un piccolo making of, passo dopo passo, che racconta non solo il disegno, ma anche il flusso di lavoro tra diversi programmi grafici. Pronti? Si parte!

1. La fase di progettazione: testo e impaginazione






Come primo step ho creato una griglia con un decisamente obsoleto Photoshop CS6.
Ancora non mi sento abbastanza fluida sui programmi raster di Affinity e volevo lavorare in modo rapido: Photoshop in questo senso rimane un ottimo alleato. La griglia mi serviva principalmente per disporre i testi e dare una prima impostazione all'impaginazione.


2. Dal desktop al tablet: spazio al disegno manuale





Una volta definita la struttura, ho trasferito il file su Procreate.

Quando si tratta di disegnare a mano libera, Procreate resta imbattibile: precisione, velocità e naturalezza del tratto sono ineguagliabili. Ho anche accennato una prova colore, ma per la colorazione finale preferisco ancora lavorare su PC. Terminato l'inchiostro digitale, ho salvato tutto su OneDrive per continuare il lavoro dal computer.

(Curiosità: preferisco salvare i lavori finiti su hard disk esterni piuttosto che in cloud. Non amo particolarmente gli abbonamenti e cerco di usare, ove possibile, software che non prevedano costi mensili. È anche per questo che mi sto staccando da Adobe, pur riconoscendone l’eccellenza.)

Era una vita che non la disegnavo e mi ricorda tantissimo Crazy Nena, che dite?


3. Affinity Photo... e poi la svolta!

 

A questo punto ho provato a colorare su Affinity Photo, ma l'esperienza non è stata delle migliori: diverso da Photoshop in alcune funzioni chiave, ci ho perso un po' troppo tempo senza ottenere il risultato sperato.

Poi ho avuto un’illuminazione: perché non usare Pixel Persona di Affinity Designer?

Ed è stato lì che il progetto ha ripreso vita!


4. Il potere di Affinity Designer

Uno dei motivi per cui sto apprezzando sempre più Affinity Designer è la sua versatilità: posso lavorare su vettoriale e raster all’interno dello stesso file.
In pratica:

  • Sfondi, tavolino e ombre li ho realizzati in modalità vettoriale.
  • Colori e chine li ho gestiti in modalità raster grazie alla funzione "Pixel Persona", usando anche il pratico comando "Proteggi Alfa" (simile al "Blocca Pixel" di Photoshop).

Per non perdermi tra mille sfumature, ho ricreato una Palette Colore dedicata a Emme, così da velocizzare i prossimi lavori e caricarla facilmente anche su Affinity per iPad.




E ora? Verso nuovi orizzonti!

Mi piacerebbe tanto riuscire a creare anche una versione video di questo making of su YouTube.
Non sono ancora sicura di quale format scegliere: preferite uno stile più tutorial, una chiacchierata informale, o magari una specie di "dietro le quinte" narrato?

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!
Se avete domande, curiosità tecniche o consigli sul mondo Affinity/Procreate, io sono qui.

Alla prossima!

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