La prima volta a Torino Comics



 

[Ma che dici Serena? Ti abbiamo visto sempre tra i padiglioni di questa manifestazione! Vero, ma quest’anno ci sono state alcune variazioni sul tema, quindi posso rivelarvi che per me  è stata la prima volta sotto alcuni aspetti]

Frequento la fiera da sempre, ho cominciato quando ancora si teneva a Torino Esposizioni. Non ricordo di preciso se fosse il 1995 o l’anno dopo, ma ad una delle prime manifestazioni incontrai Giorgio Cavazzano, la divinità indiscussa del fumetto Disney, il disegnatore di paperi e topi più famoso d’Italia (e non solo) e fu vera e propria folgorazione: quello stile inconfondibile e quel modo di tratteggiare! Portai a casa una stampa di Altai & Jonson e il mio cervellino cominciò ad almanaccare furiosamente: volevo assolutamente imparare a disegnare fumetti!

Così nel 1998 mi iscrissi al corso dell’Accademia Pictor, che all'epoca si trovava in Via Pietro Micca,  e imparai le prime basi da Massimiliano Frezzato, i segreti tecnici dei Custodi del Maser, la sua saga più famosa, ma soprattutto l’importanza dello studio, dell’esercizio, della costanza e dell’impegno, perchè non basta essere bravi a disegnare per disegnare bene. E cominciai a essere presente a Torino Comics dall’altra parte della barricata. 

È bello visitare le fiere lato autore, perchè hai il tuo pass e finito il turno di disegno puoi gironzolare, comprare fumetti, fare la fila per farti dedicare quelli che hai già comprato, e immergerti completamente nella “magia”. E guardare i professionisti che disegnano le dediche ti fa sognare di poterlo fare a tua volta, prima o poi.

Che belle le dediche di Frez!

Nel 2004, a causa della crescente popolarità e dimensioni dell'evento, Torino Comics si trasferì al Lingotto Fiere: che pacchia, ci abitavo proprio davanti! Ho cominciato ad offrirmi per i turni più scomodi, perchè tanto potevo uscire all’ultimo da casa, attraversare la strada ed essere pronta a disegnare. Nel 2000 avevo seguito il mio primo corso di sceneggiatura, con Gianfranco Goria ed ero quindi sempre più inserita nel mondo del fumetto: Torino Comics era “di casa”.

Nel 2007 mi sono sposata, sono andata a vivere con il “maritozzo” e ispirata dalla vita matrimoniale ho creato Crazy Nena, il mio primo fumetto [orgoglio mode “on”]. Nel 2009 Crazy stava andando benino sul web. Al To Comics di quell’anno la Pictor mi ha ospitato allo stand e permesso di mostrare il portfolio contenente le tavole più carine. Non avevo ancora pubblicato un volume tutto mio e non sapevo che sarebbe successo a dicembre di quell’anno. Ero felice, dal lato giusto della barricata, in uno stand collocato di fronte al venditore di caramelle (slurp) e di turno con un amico che negli anni a venire sarebbe diventato un attore di teatro e di musical brillante: Andrea Zuliani

A sinistra io e la mia Crazy Nena. A destra Andrea Zuliani e sempre io che scarabocchio

Torino Comics è stata una mia costante per anni, prima con l'Accademia Pictor, poi con la Scuola Internazionale di Comics e con Manfont. Sono sempre entrata come fumettista e come tale mi aggiravo ogni anno, a fare o ricercare dediche, a seguire conferenze e incontri, sempre lato fumetto. 

Ma il 2025 è stato diverso. 
Perchè ho varcato la soglia della fiera in qualità di "mamma accompagnatrice" e in quanto tale ho avuto il piacere, e il tempo, di seguire unicamente un settore a me nuovo, ma al quale credo che mi abituerò in fretta: quello dei doppiatori.

Mia figlia è seriamente decisa ad intraprendere questa carriera e il suo interesse mi sta permettendo di conoscere questo mondo nuovo, anche dal punto di vista fieristico, perchè se non erro il doppiaggio è stato inserito come settore specifico in fiera solo a partire dallo scorso anno, con l'introduzione del premio Onda Sonora, focalizzato sul doppiaggio nel mondo dei videogiochi.

Gianandrea Muià

Da sinistra: Gianluca Iacono, Renato Novara, Stefania De Peppe, Gianandrea Muià


E mentre me ne stavo lì a fare da sherpa alla mia adolescente, ad aiutarla a filmare TUTTA la premiazione, mi sono ritrovata davanti voci che guardando anime e serie tv  ho praticamente sempre in casa, suoni familiari, suoni amici. Voci che danno vita ai personaggi che partono da un fumetto per poi finire in un cartone animato o in un videogame ... il settore nel quale sono cresciuta, che prende vita grazie al settore accanto, l'audio. Voci tra l'altro bellissime e pulitissime: una pacchia per le orecchie!

E poco prima dell'evento, grazie ad un barbatrucco e alla cortesia delle due persone coinvolte, la mia pargola ha potuto parlare con uno dei suoi idoli del momento, Gianandrea Muià, e al suo altrettanto gentile collega, Mosè Singh, che a me hanno dato molte informazioni sulla materia e con lei hanno scattato la foto che vi mostro.

Da sinistra: Mosè Singh, la futura doppiatrice Arianna e Gianandrea Muià


Quindi questa è stata la prima volta. 

La prima volta a Torino Comics per Arianna, che non ama le grandi folle, ma che per incontrare i suoi beniamini ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, con somma soddisfazione. 

La prima volta per me come visitatrice classica, senza pass ( urge tornare alle vecchie abitudini!) e senza impegni agli stand. 

Ma anche la prima volta senza Frez. E Torino Comics senza Frez che ti offre un bicchierino di vino mentre dipinge o disegna è più brutta di default. 

Ho salutato alcuni amici, come Dario Noli, che da qualche anno personalizza Funko Pop e ha un suo spazio con tante piccole meraviglie. 





Sono passata da Marco Ventura, collega e amico, perchè dovevo assolutamente provare il gioco che ha ideato, Cat Sushi Masters, che è davvero molto carino e divertente (provatelo!). 



E ho fatto un giretto della fiera, che è sempre piacevole. 



E voi? Ci siete stati? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere nei commenti!

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