Crazy Nena #98: Il matrimonio (4)

by - mercoledì, gennaio 27, 2010

CNS098

E’ giunta ormai la sera e avrete le balle che toccano terra per via della lunga attesa, ma eccomi qui! Oggi parliamo del lancio del bouquet. La tradizione vuole che siano le donne da maritare a collocarsi alle spalle della sposa, la quale, senza premeditazione o specchietti retrovisori per un migliore controllo del tiro, deve lanciare questo mazzo di fiori per aria e fare in modo che una delle zitelle amiche sue lo acchiappi al volo: la vincitrice sarà la prossima a sposarsi! Certo, la tradizione è bella, romantica, facile … poi ci si deve confrontare con la realtà. Probabilità 1: la sposa si volta, fa brutalmente finta di non vedere, e lancia il bouquet all’amica-complice ormai cinquantenne, che lo acchiappa sotto gli occhi del fidanzato storico; il messaggio è “mo’ ti tocca sposarla o ti facciamo saltare in aria la casa!”. Probabilità 2: la sposa si volta, lancia il bouquet e centra il soffitto; lo raccoglie, si rivolta, lancia e centra la zia ottuagenaria sul naso; lo raccoglie di nuovo e via così per altri sette-otto tentativi, finchè non si stufa e lo porge alla solita vecchia amica. Possibilità 3 (la mia) : chiami le tue amiche, dici: “lanciamo il bouquet?”, e queste fuggono terrorizzate a destra e a sinistra perchè non vogliono correre il rischio di sposarsi a breve! E i fidanzati tutte le volte sbarrano gli occhi e sperano di non essere le prossime “vittime sacrificali”! Per farmi perdonare del ritardo di oggi, venerdì vi preparerò qualche regalino da scaricare. Nel frattempo vi ricordo che oggi è il giorno della memoria. L’anno scorso ho postato il Pensiero del Martedì tematico, quest’anno vi invito a leggere o rileggere “Il diario di Anna Frank”, per non dimenticare che certi orrori sono successi per davvero e fare in modo che non si ripeta mai più!

 

«Ah, quante cose mi vengono in mente di sera quando sono sola, o durante il giorno quando debbo sopportare certa gente che mi disgusta o che interpreta male tutte le mie intenzioni! Perciò finisco sempre col ritornare al mio diario, è il mio punto di partenza e il mio punto di arrivo, perché Kitty è sempre paziente; le prometterò che nonostante tutto continuerò a fare la mia strada e a inghiottire le mie lacrime.»
Anna Frank

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